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Campionato 2022/2023

Verona-Spezia: e spa-Reggio sia!

Ancora 90 minuti più eventuali rigori in caso di – prevedibile – pareggio dettato dalla paure di perdere. La storia infinita tra Spezia e Verona terminerà questa sera a Reggio Emilia, nello stadio del Tricolore, per uno spareggio retrocessione che in A non si verificava da ben 18 anni (derby emiliano del 2005 tra Bologna e Parma, vinto da quest’ultima in una rimonta entusiasmante tra andata e ritorno dopo aver perso la prima in casa per 0-1).

Quest’anno oltre alla reintroduzione dello spareggio, abolito da tempo, la Lega Calcio ha pensato bene di tornare alla vecchia formula della gara secca in campo neutro, come negli anni ’90. L’ultimo precedente simile risale infatti al 1997 quando il Piacenza superò il Cagliari per 3-1 al San Paolo di Napoli. Ma le novità non finiscono qui: in caso di pari stavolta niente tempi supplementari, come ogni gara secca dovrebbe prevedere, ma subito la roulette russa degli 11 metri, tanto per aggiungere pathos su pathos.

E dire che pure lo scenario reggiano è stato incredibilmente messo in dubbio dall’ineffabile Lega che sulle prime aveva individuato addirittura Udine (!) come luogo ideale per lo scontro ferale. Un campo neutro troppo poco neutro, mentre Reggio Emilia pareva fin da subito la scelta giusta e assolutamente equidistante tra le due città in lizza. Peccato che i prefetti abbiano fatto gara a scansarsi pur di non avere la patata bollente dell’eventuale scontro tra tifoserie. La logica e il buonsenso hanno poi prevalso: i disordini si alimentano con decisioni sbagliate e soprattutto gli spezzini erano già sul piede di guerra prima del dietrofront definitivo.

Reggio garantisce inoltre che le due carovane dei tifosi non si possano incontrare lungo le autostrade, proprio perché provenienti una da Nord e una da Sud. Ci voleva tanto a deciderlo? Le curve saranno equamente divise e blindate, 5000 tagliandi a squadra rigorosamente selezionati dalla tessera del tifoso sono stati polverizzati in poche ore durante la settimana. L’attesa è spasmodica, non c’è nemmeno bisogno di sottolinearlo.  

Arrivando al tema di campo, difficile prevedere l’esito. Lo Spezia ci arriva con una rosa ridotta all’osso e pure Gyasi e Amian non saranno della partita, complice la doppia squalifica rimediata nell’ultima gara con la Roma.

Una salvezza che è sfuggita proprio su rigore (generoso) concesso al 91′ una settimana fa: il punto all’Olimpico sarebbe bastato, vista la contemporanea sconfitta dei veronesi a San Siro contro il Milan. Il duello a distanza è sembrato la sintesi ideale di un’intera stagione: vantaggio dello Spezia a Roma



[tps_header][/tps_header]con Nikolau, poi svantaggio del Verona a Milano e potenziale +3. Indi pareggio della Roma sul finire del primo tempo e pari dei gialloblu nella ripresa, prima del crollo di entrambe nel finale di gara. Come avevamo già scritto: giusto che si scontrino in una sfida secca, visto il brutto cammino fatto insieme durante tutta la stagione.

La partita sarà un parziale dejavu di quanto visto nel giugno 2007, con i drammatici playout di B che si conclusero con la vittoria dello Spezia per 2-1 al Picco e lo 0-0 al Bentegodi sancito dalle parate miracolose dell’allora portiere aquilotto Santoni.

Il Verona tornò in serie C dopo oltre 60 anni e ha ancora il dente avvelenato da quel momento. Ma quella di oggi sarà tutta un’altra storia.

ps: ultimo warning Lega. Chi delle due tifoserie invaderá il campo del Mapei condannerá la propria squadra alla retrocessione diretta. Che sia questo il modo giusto per decidere la stagione?

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